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Artrosi o Osteoartrosi, quale cura è veramente efficace?

Artrosi o Osteoartrosi, quale cura è veramente efficace?

 

Ti capita spesso di faticare a muoverti al mattino, di avere male al fianco e di zoppicare un po’?

Oppure senti da qualche tempo rigidità alla mano e poca forza nell’afferrare dei pesi e nell’aprire un barattolo?

 

Se è presente uno di questi casi, potresti avere un inizio di Artrosi, o come si dice scientificamente di Osteoartrosi.
Perciò vediamo cosa sono queste patologie, perché sono molto frequenti e quando è il caso di trattarle. 

 

 

– ARTICOLAZIONI:

Le articolazioni del nostro corpo sono composte da due ossa con le estremità rivolte l’una verso l’altra, ricoperte da un tessuto “gommoso” detto CARTILAGINE e circondate e avvolte da una membrana di tessuto connettivo chiamata capsula articolare.

 

Quindi le articolazioni servono a far muovere le ossa l’una rispetto all’altra come un ingranaggio.

Perché questo possa avvenire con scioltezza, l’attrito viene annullato dalla cartilagine e da un fluido che la lubrifica, il liquido Sinoviale.

Nelle articolazioni di giovani adulti, le superfici di cartilagine sono lisce e l’osso sottostante ha una forma ben definita. Con il tempo però, la cartilagine si assottiglia e si disidrata andando incontro ad un processo di degenerazione; si innescano una serie di processi patologici che cambiano la forma delle ossa sottostanti deformandole, creando dei becchi alle estremità (osteofiti) o delle cavità.

Come conseguenza alcune strutture e parti dell’articolazione si infiammano (sinovite), creando gonfiore e accelerando la degenerazione dell’articolazione.

Questo insieme di processi è chiamato OSTEOARTROSI.

 

– SINTOMI:

Quindi quando un’articolazione è soggetta ad Osteoartrosi, può comparire un quadro classico di sintomi:

  • Dolore al movimento, aumentato dal carico prolungato (cioè stare in piedi),
  • Rigidità al mattino non superiore a 30 minuti,
  • Gonfiore intermittente o a volte persistente senza segni di infiammazione1.

 

Knorpelschaden am Hüftkopf.Arthrosegefahr

 

Spesso si possono percepire degli scrosci e talvolta accade che l’articolazione si blocchi all’improvviso. Con il tempo si perde ampiezza di movimento, cioè si riesce a muovere meno l’arto e la funzionalità della zona risulta così sempre più compromessa. 

La comparsa di questi sintomi iniziano a comparire dopo i 50 anni, ma sono causati da fattori, da cambiamenti che possono iniziare anche a partire dai 20-30 anni di età ad esempio dopo un trauma;  è possibile che passino anni prima che si inizi ad avvertire i sintomi più classici: dolore e rigidità, spesso dopo sforzi intensi o al mattino appena alzati.

 

 

– FATTORI DI RISCHIO

Le persone più colpite sono le donne e le cause più frequenti sono:

  • l’Età,
  • il Sovrappeso,
  • l’Over Use cioè l’utilizzo “prolungato e ripetitivo” dell’articolazione interessata.

 

In sintesi le articolazioni più interessate dall’Osteoartrosi sono:

  • il Ginocchio,
  • la Mano
  • l’Anca2,
  • la Colonna Vertebrale lombare e cervicale.

 

Trattandosi di un processo molto frequente, si può tranquillamente dire che è un fenomeno fisiologico legato all’invecchiamento e all’usura, prodotta dai semplici movimenti eseguiti durante la giornata.

Infatti studi radiografici su persone sane di età differente hanno mostrato che in media con l’avanzare dell’età è normale che la cartilagine si assottigli e abbia in certi punti un aspetto frastagliato3. 

Comunque, ciò che non è “normale” sono i sintomi e la diminuzione di funzionalità presenti in un’articolazione artrosica. Questo induce le persone che ne sono colpite, ad evitare certe attività motorie (camminare, afferrare, …) che stimolano inizialmente i sintomi, portandoli così lentamente ad accrescere la propria Disabilità; Per questo  è importantissimo valutare e trattare il problema alla sua comparsa.

 

-VALUTAZIONE:

Diagnosi e Cure Mediche

Gli specialisti che si occupano di questo sono il Medico di Base, altri medici come il Reumatologo, il Fisiatra e l’Ortopedico, e il Fisioterapista. 

In un primo momento ci si può rivolgere al Medico di Base per un dolore iniziale o per la sensazione di rigidità che inizia ad essere presente alla mattina.

Il medico dopo aver chiesto alcune informazioni sul problema e visionato la zona potrebbe prescrivere un ciclo di antinfiammatori per 2 settimane circa, dei medicinali a base di cortisone e l’esecuzione di una visita specialistica e di una radiografia dei segmenti scheletrici per verificarne lo stato ed escludere altre patologie.

Il Reumatologo invece potrebbe prescrivere degli esami del sangue per capire se si tratta di Osteoartrosi o di patologie infiammatorie comel’Osteoartrite, l’Artrite Reumatoide o la Gotta che necessitano di farmaci mirati.

Il Fisiatra potrebbe consigliare l’uso di ausili come stampelle, dei tutori o altri sistemi per ridurre lo stress sulle articolazioni interessate e proteggerle durante l’uso di tutti i giorni.

Se infine è indicata una visita Ortopedica, questi ti visiterà per capire se è il caso di intervenire chirurgicamente. È indicato operare un’articolazione artrosica quando 6 mesi o più di trattamento conservativo con farmaci, ausili e fisioterapia non hanno dato miglioramenti e non è più possibile un utilizzo della stessa. In questo caso in genere si sostituisce la parte malata con una protesi che meccanicamente compie la stessa funzione.

 

 

– SOLUZIONE:

Come può aiutarti la Fisioterapia

Le cure che offre il Fisioterapista per questo tipo di patologia sono suddivise in 3 Step:

1 – Diminuzione del dolore: inizialmente si usano delle Terapie Fisiche Strumentali e l’applicazione di impacchi caldo-freddi. 

Tra le prime si utilizzano gli Ultrasuoni e TECAR perchè aumentano la circolazione e desensibilizzano le fibre nervose nella zona, riducendo il dolore, l’infiammazione e il gonfiore.

Anche l’applicazione di ghiaccio nelle prime 24-48h di dolore molto acuto e gonfiore e di calore in seguito aiutano a migliorare la situazione: alcuni cubetti di ghiaccio avvolti in un panno e una doccia calda o una borsa dell’acqua vanno benissimo.

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2 – Miglioramento Mobilità e Funzione: Per continuare ad abbassare i sintomi e iniziare a migliorare la mobilità articolare, ci si avvale della Terapia Manuale.

Con le tecniche di mobilizzazione delle articolazioni e di manipolazione e stretching della muscolatura, si rende più fluido il movimento delle superfici articolari, aiutando a migliorarne la funzione e diminuendo gli scrosci e i blocchi articolari che a volte si verificano.

Il Massaggio Classico Terapeutico aiuta a trattare lo spasmo muscolare che spesso è presente, lenisce i sintomi diminuendo il Dolore e toglie stress ai tessuti dell’articolazione, permettendo di liberare il movimento. Per essere più efficace, il massaggio viene esteso fino alle articolazioni vicine e confinanti.

 

 

3 – Ricondizionamento e Miglioramento dell’Endurance: all’inizio, lEsercizio Terapeutico è molto dolce e leggero e si utilizza principalmente per stabilizzare i risultati raggiunti con le sedute di Fisioterapia proponendo semplici esercizi da eseguire a casa.

Piccoli esercizi di stretching, di mobilità fuori carico e di rinforzo sono assegnati rispettando la soglia del dolore; man mano che il dolore diminuisce la sua intensità,  la forza degli esercizi viene proporzionalmente incrementa, rispettando cioè la capacità di carico dell’articolazione.

Una volta migliorati notevolmente i sintomi, si passa ad una fase di rinforzo della muscolatura e di miglioramento della coordinazione.

Infatti è stato osservato in diversi studi che, se i muscoli non sono abbastanza forti e non stabilizzano bene le articolazioni artrosiche, questo può contribuire a creare e a continuare il problema4.

 

 

Abbiamo quindi visto come l’Osteoatrosi sia una patologia frequente, legata spesso a fattori intrinseci come l’età, il sesso, la familiarità e legata anche allo stile di vita.

Esistono dei rimedi che ci permettono di risolvere il problema, primo tra tutti il muoversi di più e correttamente, e se vi fossero già difficoltà nel farlo da solo, a causa dell’eccessivo dolore o importante gonfiore, è vivamente consigliato contattare un Fisioterapista Specializzato che saprà risolvere il problema con un programma personalizzato ed efficace.

 


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Bibliografia

1. Bijlsma, J. W., Berenbaum, F., & Lafeber, F. P. (2011). Osteoarthritis: an update with relevance for clinical practice. The Lancet377(9783), 2115-2126.

2. Oliveria, S. A., Felson, D. T., Reed, J. I., Cirillo, P. A., & Walker, A. M. (1995). Incidence of symptomatic hand, hip, and knee osteoarthritis among patients in a health maintenance organization. Arthritis & Rheumatism: Official Journal of the American College of Rheumatology38(8), 1134-1141.

3. Felson, D. T., & Hodgson, R. (2014). Identifying and treating preclinical and early osteoarthritis. Rheumatic Disease Clinics40(4), 699-710.

4. Roddy, E., Zhang, W., & Doherty, M. (2005). Aerobic walking or strengthening exercise for osteoarthritis of the knee? A systematic review. Annals of the rheumatic diseases64(4), 544-548.

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